Pubblicazioni in preparazione
Madonne e Streghe a Castelmezzano
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La Madonna dell'Ascensione di Castelmezzano
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Ed arriviamo alla Madonna detta dell'Ascensione.
Si trova fuori dal paese , in una chiesetta annidata fra le rocce. Subito dopo
essere usciti da quella galleria scavata nelle Arm che dà accesso a Castelmezzano,
essa si trova in alto sulla destra, salendo su per il sentiero lastricato di
recente; bisogna chiedere la chiave in paese ad una famiglia che "la cura"
cioè ne ha la responsabilità e la devozione. Questa chiesa veniva usata,
in passato, per seppellire i defunti prima che venisse costruito il cimitero.
La Madonna dell'Ascensione in verità è una "Madonnina",
piccola in altezza, quasi totalmente ricoperta da un mantello di raso azzurro
ricamato in oro. Un peccato, nonostante le ottime intenzioni devozionali e affettive
di chi glielo ha cucito, ricamato e sistemato addosso (tra cui, in passato,
anche la mia mamma e la zia Marietta), perché in realtà il mantello copre con
invadenza la bellezza dell'immagine originaria nascondendola quasi del tutto.
La Madonna non ne avrebbe alcun bisogno, perché
ha già dipinto direttamente sul suo corpo ligneo un abito di colore rosso scuro
con schematici punti o fiori color crema lo stesso vale per il Bambino che ha
in braccio.
Ai suoi piedi è un orante. Racconta la leggenda
che un marinaretto che avrebbe accompagnato il viaggio per mare della Madonna
fino alle nostre coste... Al di là di questa leggenda - che però ha il merito
di comunicare la provenienza lontana della statua, e quindi di darle una caratteristica
particolarissima di madonnina viaggiante", o forse, píù precisamente, "migrante",
al pari delle genti che l'hanno portata con sé... - Essa ha delle particolarità
e che la rendono, oltre che affascinate ed attraente, assolutamente unica...
Innanzitutto, le stesse dimensioni "ridotte" ci fanno capire che era stata appositamente
fatta per non rimanere "ferma" in un luogo, ma per spostarsi, insieme ai suoi
devoti , che proteggeva -gente quindi che aveva il costume di viaggiare abitualmente
o perchè spinta da varie circostanze (guerre, invasioni di altre popolazioni,
carestie, pellegrinaggi etc..)
La generica denominazione di "Madonna Bizantina"
è insufficiente ad accompagnare la "STORIA" dl questa icona , per cui ipotizziamo
una derivazione più generica, comunque orientale, d'oltre mare.
- Tentiamo di trovare degli elementi che possano fare da supporto
non solo alla nostra ricerca , ma anche alla nostra immaginazione; certo,
anche l'emozione potrà aiutarci, facendo scaturire dal profondo del nostro
inconscio, qualche intuizione rivelatrice...
- Una immagine, in particolare,mi viene con più insistenza
alla mente:quella della "Dea dei Serpenti", ritrovata durante gli scavi del
Palazzo Rale di Cnossos, da Sir Arthur Evans, agli inizi del secolo, a Creta,
culla di un'antichissima civiltà matri-centrata nel cuore del Mediterraneo.
- I grandi occhi "bovini", la fierezza estrema dello sguardo,
l'imponenza del portamento e la gestualità... assimilano la Dea dei Serpenti
ad altre ancestrali divinità, come la egiziana Iside e Hatohr , che era rappresentata
sotto forma di "Vacca Celeste".
- Ma anche nel successivo periodo greco, la stessa Hera (che
dlverrà, presso i romani, Giunone... ) aveva tra i suoi attributi quello di
"Dea dagli occhi bovini" (boopis).
- Da questa somiglianza, come in un gioco di scoperte che
si susseguono a catena, se ne evidenzia un'altra.
- I capelli della Madonnina dell'Ascensione, scuri e densi,
sono "pettinati" con grande cura, e lateralmente si dividono in due pesanti
riccioli a tire-bouchon, a "cavatappi" inanellati, serpentini.
- Copia esatta di quelli dipinti nei meravigliosi affreschi
del Palazzo Rale di Knossos, in particolare quelli rappresentanti le fiere
donne cretesi, nella loro elegante "mise": si tratta di figure elegantissime
nel vestire come nell' acconciarsi: vediamo pettinature complesse, incrostate
di fili di perle o di conchiglie; capelli scuri come la pece, grandi occhi,
spesso truccati, come la celebre "parisienne" (anche se non si capisce perché
sia stata chiamata così, visto che, allora, di Parigi e della parigina non
ne esisteva nemmeno l'ombra. . . Ma, si sa, gli studiosi sono originali e
creativi).
- Ai lati del capo, infine, sono presenti riccioli serpentini,
in primo piano... Le donne di uno di quesi stupendi affreschi cretesi sono
comunemente definite le "Signore in blu", anche se, a dire il vero, ad essere
azzurro è lo sfondo dipinto, mentre gli abiti, o meglio i corpetti con bolerino,
consi maniche gonfie e corte decrate con un gallone a piccole onde blu, sono
rossi, e finemente ricamati... Essi mettono in piena evidenza i seni, che
le cretesi usavano portare scoperti .A malincuore ci allontaniamo da Creta,
però torniamo dalla nostra Madonnina, che non finisce più di stupirci: sarà
un "caso", ma anche il suo vestito è rosso con piccoli decori, mentre il mantello
é di un bel colore blu .
Continua...