Il Nastro Rosso della Vita

Manifestazione per la Pace
Azione simbolica in arte coinvolgente con centinaia di cittadini e cittadine attivi per la pace

Nastro Rosso in cotone di mt. 180 largo mt. 2
Potenza, Basilicata, sabato 29 marzo 2003 in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e alla Pace del Comune di Potenza, le organizzazioni facenti parte della Tavola della Pace, Franco Vomero, i giovani della città, la cittadinanza…

E' stata proposta ed evidenziata l'improrogabilità della concretizzazione dei valori connessi alla Vita, tramite il Nastro Rosso già dispiegato nel 1999 sull'Etna per simboleggiare il Risveglio dell'Energia Vitale assopita e la necessità della trasformazione nella continuità della vita.
Il Nastro Rosso, vieppiù impregnato di quella originaria energia, quale potente simbolo archetipo comunica con immediatezza importanti messaggi.
Viene immediatamente percepito come Simbolo della Vita, innanzitutto per il suo colore, il rosso, che rimanda al sangue che scorre nel corpo degli esseri viventi, e di conseguenza ci ricorda il valore e il rispetto per ogni esistenza: cosa che la guerra ovviamente contrasta .

Il Nastro Rosso ha consegnato il suo messaggio scorrendo nelle strade della città, portato a mano da centinaia di persone, come una sorta di fiume inarrestabile che esprimeva, chiedeva, esigeva attenzione per i valori di cui è portatore, e che in questo momento pretende la fine del conflitto e la soluzione dei problemi ad esso collegati con altre vie che tengano presente la necessità di giustizia, sicurezza e di libertà per tutti i popoli. Il Nastro Rosso è un potente simbolo archetipo che dovrebbe renderesuperfluo l'uso delle parole, soprattutto di fronte ad eventi di estrema gravità come quello attinente alla guerra…

La manifestazione

 è iniziata alle 16. 30 in P.zza Bologna; il corteo ha percorso via Milano, ponte Di Giura, via Lazio, via Pretoria, con  arrivo  in Piazza Prefettura.
 Nemmeno la pioggia e il freddo hanno potuto fermare l’entusiastica partecipazione della gente, ed in particolare dei partecipanti più giovani: il lungo serpente purpureo ha risalito le strade, imponendosi all’attenzione  di una città solitamente fredda e poco partecipativa.
Durante il corteo sono stati distribuiti dei volantini che suggerivano agli osservatori distratti o perplessi il significato di quella lunga striscia, che non aveva e non desiderava avere connotazioni politico – partitiche, dal momento che le trascendeva tutte per esprimere un significato più elevato ed universale, attinente ai valori della Vita e della  Pace.

Il Nastro Rosso, una  delle prime cifre stilistiche dell'artista,  è un potente costruttore di simboli, che disegna preferibilmente in grandi dimensioni soprattutto  in natura: il Serpente purpureo sull'Etna ,  la Ragnatela in più luoghi partendo dalla Basilicata, Il Labirinto, Il Cuore Ferrato, La Spirale della Rinascita, il Mandala Aureo etc.
In  questa occasione, con una forte e partecipata azione di Urban Art e Arte Coinvolgente,  ha voluto:

…sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della situazione  in cui la  guerra ci pone

…stimolare la riflessione sulla necessità di evitare l’indifferenza, l’apatia, l’egoismo…

…non rimanere concentrati soltanto nel piccolo della nostra esistenza quotidiana, quando invece è sempre più necessario il senso di un collegamento più vasto. 

L’imponenza dell’Opera  favorisce  la  visibilità,  e attraverso lo stupore focalizza l’attenzione e stimola la  ricerca dei significati di cui essa stessa  è portatrice.

Così l’enfatizzazione del medium comunicativo, non essendo nata dal narcisismo dell’artista ma da più profonde esigenze, non rispondendo al sensazionalismo fine a se stesso ma  da un autentico sentire, diventa mezzo privilegiato di trasporto di stimoli vivi, indispensabili per il cambiamento degli atteggiamenti automatizzati di ognuno di noi.